Se da un lato la transizione ecologica rappresenta il passo fondamentale verso la mobilità sostenibile a emissioni zero, dall’altro solleva non poche incertezze, preoccupazioni e sfide, soprattutto in chi si occupa di gestire le flotte di veicoli commerciali.
Che impatto ha la transizione ecologica sulle flotte aziendali? E come impattano le flotte aziendali sulla transizione ecologica?
Oggi ci troviamo faccia a faccia con: Chiara Distante, Facilities, Fleet, Events & Waste Specialist di un’azienda leader nel settore delle scommesse in Italia.
Puoi raccontarci brevemente la tua azienda e il ruolo che ricopri?
Lavoro presso uno dei principali operatori nel settore delle scommesse e dei giochi in Italia, ricoprendo il ruolo di Facilities, Fleet, Events & Waste Specialist.
Qual è la dimensione e la composizione della vostra flotta?
Attualmente la nostra flotta è composta al 54% da auto plug-in, per il 22% da auto a diesel (dedicate all’area commerciale), un 16% da auto full hybrid, il 5 % mild hybrid ed un 3% full electric.
Come vedi l’evoluzione della mobilità elettrica e sostenibile nel settore?
Ogni evoluzione tecnologica porta con sé sia opportunità che sfide, e credo che la transizione verso la mobilità elettrica non faccia eccezione. Se da un lato è un passo importante verso un futuro più sostenibile, dall’altro solleva anche numerose preoccupazioni e incertezze. Le sfide principali sono legate ai costi ancora elevati dei veicoli elettrici rispetto ai tradizionali veicoli a combustione, alla creazione di un’infrastruttura di ricarica abbastanza capillare da supportare anche le zone più remote ed infine all’autonomia e ai tempi di ricarica fondamentali a mio parere per utilizzare nel modo corretto un veicolo ibrido.
Quando tutte queste condizioni saranno favorevoli, la mobilità elettrica rappresenterà sicuramente un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile e green che migliorerà la qualità della vita degli utilizzatori.
Quali strategie avete implementato per ottimizzare la gestione della vostra flotta in ottica green?
Dal 2020 è stata avviata la transizione ecologica, sostituendo i primi veicoli tradizionali a combustione con veicoli ibridi ed inserendo in car list veicoli full electric, plug-in e full hybrid, ad eccezione dell’area commerciale che ha mantenuto i veicoli a motore termico, ma a basso consumo.
E quali strategie adottate per ridurre l’impatto ambientale?
Cerchiamo di fornire tutti gli strumenti utili per utilizzare i veicoli nel modo corretto e ridurre i consumi: carta multibrand come strumento unico per il carburante e ricarica elettrica ed installazione di colonnine per la ricarica all’interno del parcheggio aziendale. Inoltre, siamo in fase di implementazione di una piattaforma che possa monitorare modalità e tempi di ricarica.
Sicuramente, un altro punto importante nel nostro piano è rappresentato dalla formazione per sensibilizzare gli utilizzatori verso uno stile di guida sostenibile ed una corretta gestione del veicolo assegnato.
Infine, incentiviamo l’utilizzo di mezzi alternativi (come ad esempio il treno) per alcune tipologie di trasferte, al fine di ridurre l’impatto ambientale.
Quali sono gli obiettivi della tua azienda in termini di riduzione dell’impatto ambientale della flotta?
In un mondo ideale, ci piacerebbe sicuramente uniformare la flotta aziendale rendendola totalmente green, magari entro il 2030. I fattori impattanti sono molteplici: cambiamento del mercato, nuove normative ed esigenze lavorative e di percorrenza dei driver.
Un obiettivo sfidante? Una flotta ad emissioni 0, almeno per il 50%. Non mi sbilancio sui tempi, ma sarebbe sicuramente un bel traguardo da raggiungere, qualora le condizioni fossero favorevoli…
Quali sono i criteri che seguite per scegliere veicoli e fornitori?
Allora, i veicoli vengono scelti in base a:
Mentre, i fornitori vengono scelti in base a:
Quali sono le principali sfide che affronti nella gestione della flotta aziendale?
Garantire che i conducenti adottino comportamenti sicuri ed ecologici, gestire i costi legati alla flotta, che spesso sono imprevisti, ma anche migliorare e monitorare la sostenibilità della flotta, affrontando con determinazione la sfida posta dai cambiamenti normativi ed ambientali. Non tutti i driver sono pronti a salire a bordo!
Puoi condividere un caso di successo che ha portato benefici significativi alla gestione della vostra flotta?
Nel 2023, l’introduzione della Carta UTA multibrand come unico strumento di ricarica e del carburante e il potenziamento della rete di colonnine all’interno del parcheggio aziendale hanno contribuito significativamente ad una gestione ottimale della nostra flotta in termini di impatto ambientale e monitoraggio di costi e consumi.
Quali vantaggi e benefici concreti avete riscontrato grazie al nostro servizio?
La carta multibrand e la disponibilità di una rete ampia di colonnine elettriche ha incentivato i driver ad utilizzare i veicoli nel modo corretto e a ridurre i consumi.
Inoltre, la user experience positiva ha ridotto notevolmente la diffidenza dei driver nei confronti del cambiamento e delle auto ad alimentazione plug-in che sono state introdotte nella loro car list.
Quali sono i principali trend che stai osservando nel settore della mobilità aziendale?
I trend nel settore della mobilità aziendale sono diretti verso soluzioni sempre più sostenibili, innovative e integrate, con un forte focus sulla riduzione dei costi e sulla sostenibilità ambientale: l’introduzione di veicoli elettrici e ibridi sta diventando sicuramente una priorità per le aziende.
Altra protagonista non di serie B, sarà sicuramente la mobilità condivisa, sempre più centrale nelle strategie aziendali future: con l’aumento del lavoro da remoto e del lavoro ibrido, molte aziende stanno rimettendo sul tavolo le loro politiche di mobilità.
Come immagini l’evoluzione della mobilità aziendale nei prossimi 5 anni?
Immagino un aumento significativo dei veicoli elettrici e ibridi nelle flotte aziendali e l’utilizzo dell’AI per l’analisi dei dati della flotta.
E nei prossimi 10?
Direi un incremento dell’utilizzo di veicoli a guida autonoma nelle flotte aziendali, specialmente per spostamenti ripetitivi o in contesti logistici e flotte totalmente elettriche.
Ci lasci un consiglio per tutti coloro che vorrebbero intraprendere questa strada?
Accompagnate il cambiamento non imponetelo: credo questa sia la chiave per ottenere buoni risultati in termini di soddisfazione dei driver, gestione ottimale della flotta ed impatto ambientale.
Una flotta è efficiente solo quanto lo sono i suoi utilizzatori: investire nella comunicazione interna, raccogliere feedback e costruire policy chiare ed accessibili potrebbe aiutare notevolmente il processo.
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